Musica é droga, musica é poesia di Diana Mistera

Benedetto questo amore, maledette le lacrime che senza seguire i miei comandi scendono dai miei occhi, maledette eppure amate, che non riescono proprio a trattenersi quando le prime note della canzone annunciano l’esplosione del mio cuore, non ti vedo ma mi appari davanti,con quella melodia che un demone travestito da cupido ha voluto comporre e che non riesco a dimenticare, ti immagino salire sul palco, ogni tuo passo sembra essere una corda che si spezza, ti rivolgi ad un pubblico che non capirá cosa nasconde questa canzone. Tu, una bellezza dipinta di tristezza con una maschera nuova ogni giorno..ma gli occhi..quelli non puoi nasconderli, mascherarli e sono quelli che io guardo.
Ero sicura che avrei lasciato il mio segno nella tua anima, ma poi tu mi hai detto, non rimarrá altro che quello che abbiamo dimenticato perché niente é per sempre e cosí rimango ad aspettari in questo oblio, la chitarra strilla la sua triste melodia, aspetto un abbraccio, aspetto che tu mi dirai ti ameró fino alla fine dei tempi…poi la melodia sfuma..le lacrime sono scese portandomi quel sollievo che la tua voce mi ha sempre dato, abbraccindo la tua oscuritá mantengo la fiamma perpetua che consuma il mio cuore, perché un giorno tu riesca a ritrovarmi dopo il tuo lungo perderti.