Il pianista che non suonava i tasti neri di Federico Cervigni

Era un pianista d’eccezione
ma non aveva un cuor di leone.
Nell’auditorio erano tutti stanchi:
“perché suoni solo i tasti bianchi?”

“La notte porta brutti pensieri,
non voglio toccarli i tasti neri!
La notte è brutta, fa paura,
suono senza parte scura!”

Un Maestro, lì tra la gente,
lo trovò molto divertente:
“che paura vuoi che abbia un artista?
o suoni tutti i tasti o non sei un pianista.”

Ed un altro spazientito
gli puntò contro il suo dito:
“se ne vada per piacere
questo qui non è suonare!”

E fu allora che sul palco
un altro pianista si fiondò come un falco.
“caro collega, di qui si sposti,
io si che suono tutti i tasti”.

Fu un tripudio, un’ovazione,
bella musica e tanta emozione.
Mentre il pianista che del buio aveva paura
messo da parte, imparò una lezione dura:

“non ho nemmeno finito il saggio
per la mia mancanza di coraggio”.
E solo allora capì in modo atroce,
che senza il buio no, non c’è la luce.