Non cambia niente (per via delle amicizie virtuali) di Ronni Corbari

Anno di grazia duemiladodici
i link parlano al posto degli umani, ma essendo fatti da umani fanno trasparire una certa schifezza, la solita ipocrisia e il solito vomitevole tentativo di sembrare quello che non si è.
Badate a quelli che vivono di link, loro vogliono essere i migliori, loro vi odieranno quando avrete il coraggio di scrivere qualcosa usando la vostra testa, vi accuseranno di essere inadeguati al mondo virtuale e alle sue regole.
Io non sono così, e a molti sto sulle palle. Meglio.
Ma ci sono ancora umani pensanti che dicono e scrivono per quello che sono.
Stupidi, simpatici, intelligenti, più o meno colti o ritardati, ma sono loro stessi e va bene.
Tanto non cambia niente, siamo sempre sulla stessa barca, destinati alla pazzia e poi alla morte.
Si stringono amicizie, quello sì, ma non difenderò mai e poi mai i rapporti virtuali rispetto a quelli veri.
Diversamente apprezzo il “mezzo” virtuale per portare a conoscenze “vere”, fisiche.
Per poco non mi rimediavo una donna con questa cosa, già, per poco, se non fossi così irrimediabilmente debole, testa di cazzo, egoista, me stesso.
Ma le cose vanno e vengono, sempre, passano come i rifiuti nel fiume verso altri posti forse migliori o forse peggiori.
La vita è questa e non cambierà mai.
Con certe persone comunichi di più, impari a “leggerle” tentando di capire come siano nella vita vera, che tipo di voce abbiano e a volte mentre gli scrivi provi a immaginare la loro risposta.
Sono come libricini piccoli come le loro foto dei profili che sfogli piano piano.
Sai che per lo più ti risponderanno, se non lo facessero dentro di te si insinuerebbe il dubbio di non essere ascoltato, di non contare nulla.
Solita triste paura dell’uomo: essere nessuno.
Chi pensa di trovare felicità nel virtuale sbaglia, si possono trovare porno di discreta qualità, quelli sì, la felicità non si trova grazie agli altri ma solo dentro se stessi.
Ognuno di noi ha una buona dose di felicità in dotazione dalla nascita.
Però abbiamo anche l’inferno nascosto nelle viscere, tutti l’abbiamo, anche se diciamo di no.
Dipende da noi annaffiare questa o quella pianta, dipende sempre e solo da noi.
Accendere il computer non è molto diverso da entrare in un locale al sabato sera, vedi tanta gente tutta indaffarata a fingersi qualcosa di diverso da quello che è.
La speranza è sempre quella di trovare la voce fuori dal coro, e con un po’ di culo la puoi trovare.
E’ così nel virtuale come nella vita vera, sei amato, odiato, ti sputtanano facendoti un sorriso, c’è ti vorrebbe abbracciare ma non ne ha il coraggio, chi ti vorrebbe vedere bruciato vivo, chi ti si inculerebbe solo per divertimento, siamo sempre umani, questo non cambierà mai.