Cos’è l’attesa? di Nadia Milone

Cos’è l’attesa? Oggi non mi tolgo dalla testa questa domanda. Una speranza, forse, che tutto ciò che desideriamo si avveri. E allora aspettiamo. Si aspetta e si spera in un miracolo. Ma nel frattempo? Stiamo lì, a sognare ad occhi aperti. E se poi il nostro desiderio non si avvera? E se attendiamo invano qualcosa che non arriva e non arriverà mai? Come gestire, a quel punto, la paura e il vuoto che ci rimane? A volte, si attende qualcosa anche se si sa perfettamente che non lo si potrà avere mai, eppure non si riesce a lasciar andare il sogno. E’ anche questa una forma di masochismo, mi sa… Eppure si sta lì e si aspetta. Ci si rigira nel letto senza prendere sonno, poi ci si alza, si va alla finestra e si insultano persino la luna e le stelle, nemmeno fosse
colpa loro se stiamo aspettando qualcosa di irrealizzabile. Ma sono le uniche che ascoltano il nostro sfogo senza replicare, quindi va bene così. Poi si ritorna nel letto e ci si sfoga con il cuscino… Eh sì, proprio una gran bella cosa, l’attesa. Ma come ci si può rassegnare e smettere di aspettare qualcosa che desideriamo da morire? No, non è possibile. A volte, si da volutamente un calcio alla razionalità e si ascolta solo la voce del cuore, non si può fare altrimenti. E nell’attesa si pensa, si sogna, si fantastica e, a volte, si piange ma sempre si spera ed è proprio a questo che bisogna attaccarsi, se non si vuole sprofondare. Non bisogna lasciar andare un sogno soltanto perché difficile da realizzare o, magari, perché c’è troppo da aspettare. Se davanti a noi si presentano degli ostacoli, forse è giusto dimostrare di essere in grado di affrontarli e superarli per raggiungere ciò che vogliamo. E allora non arrendiamoci a sopravvivere, ma lottiamo per vivere e se questo vuol dire aspettare… aspetteremo!