Soli di Elisabetta Bagli

Soli.
Ti guardo,
ti chiedo,
ti osservo.

I miei occhi sorpresi
assistono allo scuotersi deciso
del tuo capo.

Ho capito.
Avrei voluto stringerti a me,
alleviare il tuo dolore,
diventato mio.

Ridi nervoso, rassegnato.
Le tue labbra,
la tua voce,
il tuo corpo
rifiutano ciò che hai.

Il tuo cuore?
Lo sai, ma hai paura,
lasci che sia il tempo
a decidere per te.

Un colpo sordo rompe
la mia anima.
Il tuo sorriso contrasta
con il velo dei tuoi occhi.
Ferito, hai virato la tua barca.
Smarrito, vuoi arginare il tuo mare.

Impotente spettatrice,
silenziosa amica
siedo al tuo fianco.
Respiro la tua solitudine.