Voglia di rinascita di Monica Pasero

Sentirsi inadeguata sia come donna sia come persona… ebbene io lo ero. La mia vita scorreva tra casa, figli e problemi quotidiani, non avevo un mio posto. Le mie uniche occupazioni erano badare ai miei due ragazzi o prenotare nuove viste specialistiche. Combattere con il centralino sperando che quel maledetto numero diventasse libero, passare le giornate nelle sale d’aspetto della neuropsichiatria in attesa che anche quella giornata finisse. In quegli anni, non so chi mi diede la forza per fare ciò che ho fatto, ma credo che ogni madre l’avrebbe trovata nelle mie circostanze. Tutto mi sembrava perduto e io, come madre fallita, non avendo avuto due figli sani, mi sentivo un vero fallimento, mi sentivo inetta, non in grado di procreare un bambino sano, figuriamoci se potevo avere stima di me stessa. Poi, un giorno, il mio lato oscuro, la parte che tanto ho represso, ha bussato alla porta della ragione, anzi l’ha sfondata a calci ed è entrata prepotentemente nella mia vita la mia “parte egoistica” che c’era in me, dopo 15 anni ha fatto la sua entrata in scena, follemente, prepotentemente mi ha catturato e mi ha reso una donna libera. Il mio lato oscuro ha detto: adesso basta. Ha urlato voglio vivere, voglio fare di me qualcosa d’importante, voglio riprendere indietro un po’ di tempo per me stessa, voglio iniziare a curarmi e a sentirmi di nuovo donna, voglio credere che a quasi 40 anni posso ancora sorridermi allo specchio; così, con forza, ho ridato un senso ai miei giorni.