Ti ho sognato in un sogno di Angelo Francesco Anfuso

Avevo camminato tutto il giorno,
irrequieto, senza pace, senza meta,
solo con una cognizione di causa:
quella di rivederti.
Ero stanco, non avevo forza,
le mie gambe tremavano dal dolore
zoppicavo, mi trascinavo a stento
come un mendicante.

Il cielo era cupo, privo di luce,
mancava qualcosa in quel luogo: anche l’odore della zagara
era svanito, la sua profumata essenza
fu celata da un’aroma triste e senza sapore.

Mi addormentai nei pressi del grande ulivo,
in quel meraviglioso luogo in
cui anni orsono,
il tuo sorriso mi sfiorò il cuore.

Mi afferrò un docile abbraccio,
ed un tenero pianto mi sussultò all’orecchio come
il miagolio di un cucciolo felino.

Iniziai a sognare!
Ti ho sognato, ti ho sognato mentre sognavo.

Ti ho visto: eri seduto d’innanzi a me
con il capo poco chino e dal volto infermo.
Silenzioso, nessun verbo,
solo un tremulo respiro ad occhi serrati,
forzati da preziose lacrime,
rare perle alla mia misera vista.

Dinnanzi alla tua sofferenza il
mio cuore si rattristava,
e mi chiedevo il perché di tanta tristezza,
del tuo sofferente gemito.

Riflettevo sulla nostra vita,
su tutto quello che abbiamo condiviso e
cercavo di comprendere
come un dannato,
dove mai sono venuto mancare al
tuo ausilio.

Come potrei mai riavere quel sorriso che Tu mi donasti,
quella tua tenerezza immensa, quel Tuo Amore,
unico in ogni suo genere, in ogni sua forma.

Ho condiviso tutto con te,
ho gustato le tue amare lacrime. Adesso
mi sento un fallito, un misero
privo di forza e di coraggio.
Io, mi abbandono nei tuoi occhi
tristi, umidi, e…

Adesso non più, non più lacrime: adesso basta!
Ti stringo tra le mie braccia.
Confida sempre, affinché il mio cuore sarà
la culla della tua anima,
e il mio calore sarà balsamo per le tue ferite.

Nel tremante pianto del sonno
mi svegliai di colpo.
Mi sentii soffocato da una presenza:
ho aperto gli occhi, ed eri tu che
mi abbracciavi.

Il tuo volto era ancora umido di lacrime,
ma dalle tue labbra scorgeva quel sorriso unico,
quel sorriso che cambiò la nostra vita,
e che ora la cambiò di nuovo.

Si aprirono i tuoi occhi e
fissando gli occhi al cielo
ti sollevasti dalla mia miseria umana;
e come un angelo varcasti la soglia dell’eterna luce.
In un sogno sono nato, ed
in un sogno sono morto.
Il mio sorriso si rifletterà nel tuo,
ed il tuo nel mio.
Adesso, per sempre o forse
continuerò a sognare!