Sogno di una notte senza luna di Alessia Cutrufo

Mi ritrovai senza sapere come, in una radura nel bosco, vicino a quei castagni che avevano celato i miei desideri, i miei sogni e le mie paure. Danzavo, accompagnata dalle note del vento tra le foglie degli alberi, il mio abito intessuto con raggi di una luna ormai spenta brillava illuminando le fronde, che si muovevano seguendo il mio corpo. La mia pelle appariva e scompariva nella notte, sfiorata dagli occhi di un osservatore nascosto. Li vidi, si incrociarono con i miei e una scintilla lucente sembrò vibrare nell’aria. Il buio celò quel momento, quel contatto energetico che sembrava unire i nostri corpi senza farli toccare. Evanescente la sua figura si muoveva intorno a me, cambiava volto, si scomponeva e ricomponeva per confondere la mia mente. Tutto intorno girava, mutando di colpo da oscurità a luce e da luce a tenebra… Le ombre intorno al fuoco erano prese dal vortice di scintille e sembravano fare da cornice a quel noi che si stava componendo lontano. Ci sfioravamo la pelle nella danza intorno alle fiamme che divampavano alte, rischiarando una notte senza luna.
La radura si tinse dei colori del tramonto, il rosso e l’oro si fusero per dare vita al miracolo della vita, che nella magia ogni notte si ricompone, donando a me la gioia dell’incontro e a te, che lontano sogni di me, la sensazione di non esserci mai divisi…

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