In viaggio con la fantasia di Nadia Milone

Vorrei tanto buttare due cose in valigia, solo il minimo indispensabile e partire… Solo io, prendere un traghetto e attraversare questo immenso mare che ci divide. Oppure prendere un aereo… sì, un aereo. E’ più veloce e impiegherei meno tempo.
Arrivare nella tua terra, dove il sole scalda e colora le giornate e il mare è talmente azzurro da sembrare dipinto. Vorrei visitare quei luoghi così affascinanti e rilassarmi su una spiaggia da favola, sdraiata sulla sabbia accanto a te. E non mi interesserebbe nulla, credimi, non cercherei nemmeno un albergo, no… Una piccola, minuscola stanza mi basterebbe se tu fossi con me. Forse mi piacerebbe addirittura dormire sotto le stelle. Ma tu sei così lontano, troppi chilometri ci separano…
Con la fantasia sto volando da te anzi, sono già lì e nella mia mente prende forma il più bel viaggio della mia vita.
Quante cose potremmo fare insieme, quante notti passeremmo stretti l’uno all’altra per dar sfogo a tutta quella passione che stiamo soffocando dentro.
Com’è strana la vita… Io nella tua terra ci sono stata, sai? E quella volta ho pianto tanto. E’ stata la vacanza peggiore della mia vita e giurai a me stessa che mai più sarei tornata in quei luoghi che credevo mi avrebbero ricordato per sempre cose spiacevoli e dolorose. Ma ora… ora è diverso. Adesso non vorrei essere da nessun’altra parte e il non poterci venire mi fa impazzire!
Io continuo a sognare questo viaggio da favola, continuo a sperare di potermi immergere insieme a te in quelle acque cristalline e poi chissà… magari, un giorno o l’altro, il mio sogno si avvererà.
A volte le persone sognano di viaggiare in paesi lontani e sconosciuti, terre esotiche con spettacolari paesaggi e la cosa buffa è che molti di loro riescono pure ad andarci. Io, invece, nonostante stia sognando un viaggio che la maggior parte della gente fa abitualmente, nemmeno in un luogo troppo distante per la verità, probabilmente dovrò accontentarmi di sognare ad occhi aperti. Ma la speranza è l’ultima a morire, si dice, e quindi io non voglio smettere di sperare.