Orme di Gabriele Palumbo

Nei momenti di solitudine vorresti mandare a fanculo la tua testa…il silenzio faceva eco ai mei pensieri, e io pensavo sempre al passato, se pensavo a bei momenti rimpiangevo che non potessero più tornare, se pensavo a momenti negativi rimpiangevo il fatto che sarebbero potuti andare diversamente…in ogni caso avrei preferito non pensare…ma era impossibile…tutto ciò che avevo visto o fatto nel corso della mia vita mi tornava in mente come un insieme disordinato di immagini e suoni: vecchi amici, vecchi amori, viaggi fisici o mentali che fossero…ricordavo tutto…fluttuavo nel nulla insieme alla mia mente…ormai non contava se fossi tra le quattro mura della mia stanza o fuori in mezzo a chissà quante altre teste pensanti…ormai non contava niente…ero chiuso in me stesso…decisi di uscire e dopo un po’ mi ritrovai davanti ad un viale alberato, sulla destra si vedeva una catena di montagne dalle vette ancora innevate, l’aria era fresca, ma il calore del Sole rendeva la giornata piacevole…mi fermai a guardare il paesaggio e tornai a pensare:” quante cose avevo fatto, cose piacevoli da ricordare, cose che non avrei mai voluto vivere, cose da andarne fiero e molte altre no…e sapevo che ne avrei fatte ancora tante”…ripresi a camminare… i pensieri mi seguivano ovunque andassi…