Luis di Elisabetta Bagli

“Credo nelle persone buone e nelle cose che so fare. E credo che tu sia la più buona che conosco e più brava di me a fare praticamente tutto. Per questo ho fatto tutto quello che ho fatto e mi sono precipitato qui. Perchè penso, anzi, perchè sono sicuro, che dovremmo farlo. Sono sicuro che dovresti infilarti questo anello e dire sì davanti al primo prete che incontriamo o al sindaco, perché so dove abita e non sarebbe un problema. Solo sì. Sono sicuro che dovresti fare quest’unica, semplice cosa. Perché ne ho bisogno, perché ti amo. E perché sapresti farla benissimo.”
Guardo Luis senza parlare. Non so che dire. Me l’aspettavo. Era esattamente ciò che volevo dopo tanti anni insieme, dopo aver fatto dell’aereo la nostra casa. Roma-Madrid-Roma, la tratta più battuta degli ultimi nove anni.
L’amore. La mia prima volta. Il nostro desiderio di creare una famiglia. Tutto coincideva. Tutto portava a questa meravigliosa dichiarazione d’amore.
Perché non parlo? Perché non gli dico: “Sì”? Che mi succede?
Lo guardo e mi sento combattuta. Vorrei saltargli al collo e gridare con tutto il fiato che ho in gola: “Sì, ti sposo, perché sono felice con te, perché ti amo, perché mi hai fatto scoprire il mondo, mi hai dato la gioia di sentirmi amata per quello che sono, perché sei il mio uomo, sarai il padre dei miei figli…” E, invece, sono qui. Bloccata.
Siamo in piedi ad un angolo del “Tempio di tutti gli dei”, il Pantheon a Roma, la mia città. Nemmeno i raggi intensissimi del sole che entrano dall’Oculus al centro della maestosa Cupola, illuminando i nostri volti, riescono a dissolvere quella nube che si sta facendo sempre più fitta nella mia testa.
Perché non parlo? Perché non gli dico:“sì”? È semplice, davvero un’unica semplice cosa dirlo.
Non ne sono ancora capace. Per un’interminabile frazione di secondo, davanti ai miei occhi si è materializzata la tua figura. So che non sei qui. So che sei un prodotto della mia mente, ma ti vedo. Bello, sorridente, felice che mi guardi e non mi vedi, come sempre. Ho sofferto in silenzio sapendo che per te non sono mai esistita. Perché sperare ancora che a pronuciare quelle parole sia tu e non Luis? Ormai ho perso il conto degli anni che ho vissuto nell’illusione tutta mia che un giorno forse, grazie a un miracolo, l’avresti fatto. Ma tu non mi hai dato speranze, mai. Perché continuare ad amarti così? Perché farmi del male e farlo soprattutto a Luis che mi ama immensamente?
Eccolo! Ora che vedo il suo volto che mi scruta, in attesa di una mia risposta, ora che sento il calore del suo abbraccio, che mi asciuga con il suo fazzoletto le due lacrime che stanno scendendo sul mio viso, senza conoscerne il motivo, so che ti devo lasciare per sempre. Già l’avevo fatto. Sono nove anni che non mi ritornavi in mente così prepotentemente come sta accadendo ora. Ora che non dovevi. È un passo importante per me, un passo che vale tutta la mia vita, il mio futuro, la mia felicità.
Ma chi me lo dice che con te sarei felice e con Luis no? Ho trascorso nove anni meravigliosi con lui. Sono stata e sono felice con lui. Lo sarò anche in futuro. Non voglio pensarti un minuto di più. Non voglio rimanere ancorata al ricordo di chi non mi ha mai visto né come bambina, né come adolescente, né come la donna che sono diventata. Tu conoscevi la mia esistenza. Avevi semplicemente deciso d’ignorala. Perché io non dovevo fare lo stesso con te? Mi sono costruita le basi per una vita alla quale andrò incontro con il sorriso sulle labbra, senza te.
Se rispondo di “sì” a Luis, so che la mia vita cambierà totalmente. Dovrò fare le valigie, mettere tutto il mio mondo lì dentro, portarmelo dietro e crearmene un altro. Ma lo voglio? Sì che lo voglio! Lo voglio! Voglio vivere il mio sogno, quello possibile, l’impossibile rimarrà per sempre impossibile. Voglio vivere l’avventura della mia vita insieme a Luis. Voglio farlo ed amarlo con tutta me stessa.
“Sì, Luis, amore mio, ti sposo!”. Con uno slancio l’abbraccio forte. Il mio cuore gli sorride. Luis mi mette l’anello al dito e me lo bacia. Il raggio di sole che illumina le sue labbra felici, lo rende meravigliosamente bello. Il sole ha rischiarato la mia mente. Ora so che la mia decisione è quella giusta.
Elisabetta Elisabetta Bagli Poesia(Eli70 per www.blusubianco.it)