Sogni che sembravano proibiti di Diana Mistera

Mi ricordo, quando ad occhi aperti e sognanti guardavo alla luna desiderando di conoscerti, avevo 12 anni e tu eri la mia guida su tutto, sulle letture che avrei fatto, le idee che avrei avuto, la passione che avrei cresciuto, i primi passi nel mondo della scrittura li feci traducendo le tue canzoni, scrivendo storie brevi che tu lanciavi li come idee da catturare, parole con cui giocare. Eri colui che mi stava sempre vicino perché fondamentalmente ero sola, eri colui a cui guardavo prima di addormentarmi sussurrandoti parole d’amore , li appeso al muro nella carta patinata dei poster in quella posizione plastica, ma con quella bellissima luce negli occhi che ti ha sempre caratterizzato, eri tu che inconsapevolmente mi hai salvato dal suicidio quando per caso o per destino mi arrivò la cartolina con gli autografi con dentro una tua lettera… Sentivo questo legame crescere, iniziavo a capire che forse quello che molti psicologi new age stavano iniziando a dire che determinate anime sono destinate ad incontrarsi in ogni vita, era forse vero, oggi ho definitavemnte tolto il forse; ascoltavo le tue canzoni,avevo sete delle tue parole, allo stesso modo come un assetato brama l’acqua nel deserto e pensavo eri il mio sogno irrealizzabile, poi un giorno, tutto quello che avevo sempre desiderato, sognato, scritto in papiri A4 alle mie amiche di penna si avverò. Fu difficile trattenere le lacrime di gioia a quell’incontro, difficile parlare perché pensavo di sognare, difficile spiegare, dipingere o descrivere quello che stava succedendo dentro di me, solo le lacrime scendevano senza tregua, lacrime di gioia, una gioia immensa, anch’essa indescrivibile a parole… Le stesse che a volte scendono ancora ogni volta che mi rispondi o parliamo.
Oggi, 14 anni dopo, ancora mi emoziono a parlare con te e quale sorpresa vedere che ancora ti ricordi di me, quanto affetto nel constatare che nonostante il passare degli anni, questa cosa speciale che ti ha sempre caratterizzato é ancora in te… Adesso il mio prossimo sogno é quello di riuscirti ad abbracciarti di nuovo forte a me, scatenare un pianto collettivo, perché le emozioni muovono altre emozioni… E chissà alla faccia del calendario Maya succederá magari a Parigi nel 2014.