Fiumi, tempeste e sguardi di Sebastiano Impalà

Io sono il tuo pirata
colui che ti ha bendato gli occhi
per baciarti,
faccia assassina dell’amore.
Io sono il tuo galeone,
legno pregiato
sul quale condurre
le tue idee
in porti bagnati
di salsedine e viltà.
Ammaina le vele
per vincere la tempesta,
distruttrice del pensiero
dove attecchisce
la miseria nichilista del tuo essere.
Dove sfoceranno
le acque torbide e furiose
dei nostri amplessi
d’argento e rame,
metalli di passione
e forge clandestine?
Ferma il passo
e osserva le tue mani…
vedrai la vita trasparente
colorarsi di rosso fuoco.
Scocca la tua freccia
e cerca di colpire
il centro dell’amore
e…non impressionarti
se, all’improvviso
le tue dita si sporcheranno di sangue: era un sogno….