Alternandoci di Sebastiano Impalà

Acque limpide
su corpi sfatti
da pensieri accartocciati
dentro fibre
di muscoli rossastri.
Sei come me
donna dalle lunghe dita
che laceri la carne
insaziabile d’affetto.
Le nostre pupille,
liquidi di gioia
misti a salsedine,
squarcaino figure
avvinghiate alle pareti.
Una volta tu
fra le mie gambe assorte
parli con il cuore
strangolato di piacere,
un’altra io
sul tuo collo avorio
bisbiglio
i miei perchè
ma sordi sono gli attimi a venire.
Orbite distaccate
e mai trovate,
sussurri anelanti
invadono la stanza.

Una risposta a “Alternandoci di Sebastiano Impalà”

  1. Belliissima,
    leggo e nel contempo mi catapulto nella sequenza delle immagini che fanno delle parole un attimo di vita……

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