Sclerando per lei di Adrena

Avrei voluto essere al posto suo per sentirmi desiderata così, avrei voluto riscontrare la stessa smania di possesso e quel desiderio irrefrenabile di prenderla tra le mani che con veemenza mi esprimevi.
Preferivi “la bionda.”
Io, invece, ero bruna e me ne vantavo.
Adoravo la mia pelle più scura, quella carnagione che le mie origini cubane mi avevano donato, e non avrei rinunciato a quel che ero per soddisfare i tuoi capricci di uomo.
Sanguigna e caliente io, sciapita lei.
Non mi sapevano di niente quelle pelli diafane quasi porcellanate; bambole di pezza, oche che starnazzavano senza utilizzare il cervello.
Mi limitai, invece, ad immaginarti mentre accarezzavi il suo corpo snello racchiuso dall’abito bianco quando con bramosia la portavi a te, tra le tue labbra.
E immaginai lei bruciare lentamente e, consumandosi, entrare dentro te.
“Non ce la faccio più- dicesti- sto sclerando!”
Avresti voluto che io corressi da te per acquietare la frenesia del momento, ma preferii rigirarmi nel letto e tornare a dormire.
Ferita nel mio orgoglio di donna mi resi conto che non avevi bisogno del mio aiuto, non era me che desideravi ma, una stupida, inutile, e insignificante, sigaretta.

Una risposta a “Sclerando per lei di Adrena”

  1. Il gioco della seduzione e si basa proprio sul fatto che lei sa che ti piace, ma la tua abilita sta nel far si che lei ne dubiti per poi esserne sicura per poi dubitarne per poi esserne sicura e cosi all’infinito . Un bastardo di sicuro non e uno zerbino ed ha il giusto linguaggio del corpo , o almeno non lo da a vedere. Invece i comportamenti da

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