Il mio chiodo fisso è non sentirmi all’altezza di Monica Pasero

Questo è il mio chiodo fisso, lo è sempre stato, in ogni situazione io mi trova mi sento inferiore, non mi sento mai adeguata ,se qualcuno mi osserva nella mia testa si seguono le ansie e dentro di me mi pongo mille domande, partendo dal mio aspetto con cui sono in lotta da una vita, quei maledetti chili di troppo che mi rendono cosi fragile al mondo ed impotente nell’esprimermi al meglio. Nella mia testa si accavallano le ipotesi più disparate su come e perchè questa persona mi stia osservando o sorrida e dopo aver esaminato il tutto, giungo sempre alla stessa conclusione “sta ridendo di me!” Queste sono paure che mi porto da sempre, partono dalla mia infanzia dove nessuno oltre mia nonna mi ha mai spronato più di t
anto valorizzando le mie doti .
La mia famosa terza media il fatto di non aver potuto proseguire gli studi l’ho sempre vissuta come fonte d’inferiorità in questa società. Diventata cosi adulta senza avere una mia identità prima figlia di… Poi moglie di… Oggi mi ritrovo a riscoprire il mio valore e questo chiodo fisso si sta leggermente (se si può dire svitando), ma la strada è davvero lunga, ogni qual volta che devo interagire con un’altra persona le mie mille paure mi assalgono, partendo dal mio aspetto per poi proseguire alla mia intelligenza, non sò se mai mi libererò di questo chiodo fisso. Il mio sogno è trovare la mia identità, non voglio più essere né figlia, né moglie di qualcuno, ma solamente io Monica, me stessa.