Tu e il fuoco di Rossana Roxie Lozzio

Guardo le fiamme ardere e bruciare, all’interno del caminetto acceso e mi perdo nel loro colore caldo e intenso, concentrandomi sul delizioso rumore che produce il loro crepitio. Non posso fare a meno di pensare al giorno in cui ti ho colto intento a fare altrettanto e non sono più riuscita a spostare lo sguardo da te… non avevo notato nulla di quanto mi sta affascinando in questo momento, probabilmente perché niente è per me più attraente ed intrigante di te.
Torno a fissare il fuoco e mi rendo conto che paragonarlo a te può essere più semplice di quanto non sembrerebbe. Il fuoco è caldo, colorato, magico e vitale ed è in grado di trasmettere passione, esattamente come te ed è così che, come per incanto, riesco a sentirmi se soltanto ho la possibilità di restare ad osservarti.
Quel giorno, entrando in questo stesso ristorante, potevo aspettarmi qualunque cosa ma non di incontrarti e ricordo perfettamente che, varcando la soglia di questa sala che è caratterizzata proprio dal caminetto al quale sono ancora di fronte, per poco non temetti di essere vittima di un’allucinazione. Tu eri lì, immobile e solo, ad osservare il fuoco acceso che crepitava e che giocava sul nero lucido dei tuoi capelli, proiettando luci ed ombre che nemmeno il più talentuoso pittore avrebbe potuto rappresentare in un quadro. D’altra parte, sei un capolavoro! Rasenti la perfezione, la tua è una bellezza che sembra dipinta e che soltanto un Dio capace e onnipotente avrebbe potuto rendere reale.
Pensai che non potevo essere così fortunata e che quello stesso Dio che ti ha creato non poteva essere stato anche tanto magnanimo da averti posto sulla mia strada, regalandomi un’occasione per godere della tua bellezza da vicino! L’ho colta al volto, aprofittandone per rimanere a guardarti, alle tue spalle, mentre non sembravi avere occhi per nient’altro che quel fuoco che sembrava averti attratto e ipnotizzato, con la stessa forza con la quale saresti riuscito a fare se soltanto li avessi posati sul mio viso!
Torno a guardarlo, quel fuoco ignaro di avere avuto la fortuna che vorrei toccasse in sorte a me… è stato così abile da indurti in tentazione e ti ha avviluppato, risultando attraente al punto da catturare la tua completa attenzione. Impagabile, la tua espressione, mentre eri perso di fronte alle sfumature di quel rosso vivace e cosa avrei dato per poter intuire il corso dei pensieri nascosti dietro a quello sguardo malinconico che portavi disegnato sul volto!
Sospiro, mentre ricomincio a mettervi a confronto e comprendo che siete simili e che simile, è l’effetto che producete su di me ma rabbrividisco, perché avverto il freddo penetrarmi la pelle e raggiungermi l’anima, adesso che vedo abbassarsi le fiamme che rischiano di spegnersi ed è la stessa sensazione che mi accompagna da quell’attimo fuggente che non sono stata in grado di cogliere. Ti ho lasciato andare via, mi sei passato accanto e mi sono incapricciata anche del tuo passo sicuro ed intrigante, concedendomi soltanto il lusso di rimetterti al centro dei miei pensieri o del cuore, lì dove sei da sempre e dove resterai, per sempre.