Occhi di Nadia Milone

Lei osserva i suoi occhi in quella fotografia. Quello sguardo la cattura e la ipnotizza. Starebbe ore ad osservare quell’aria malinconica dipinta sul suo volto, quell’espressione da cucciolo un po’ triste che vorrebbe solo riuscire a coccolare e consolare. Non può fare a meno di pensare a quello sguardo su di lei, che la cerca e che la vuole. Non ce la fa, proprio non riesce a resistergli. Forse non dovrebbe, eppure non può fare a meno di lui. Lei dovrebbe essere forte e resistere a questa sua debolezza, ma cede ogni volta e le piace.
Quegli occhi parlano, santo cielo! Ogni volta che li guarda, ne rimane incantata. Non esistono più né i minuti né le ore, stregata da quello sguardo ammaliatore che la rapisce e la porta in un’altra di
mensione.
Lui è la sua debolezza e il suo peccato, quel confine che mai si dovrebbe superare, perché una volta oltrepassato non si può più tornare indietro. Non riesce a controllarsi o ad essere indifferente, se lui cade, lei cade con lui, quando percepisce la sua paura, anche lei ha paura. Riemergono ansie e sicurezze dal passato che si placano soltanto con le sue parole.
Lei è debole, come una bambina, farebbe di tutto per averlo! Non c’è logica in questo, non esiste più equilibrio nella sua mente.
Forse qualcuno potrebbe definirla follia, invece no, è soltanto una stupenda occasione della vita, un fiore da cogliere prima che appassisca.
Ma lui è il più forte. Lei cede, lei lo cerca, lei lo vuole… Non ascolta niente e nessuno, dovrebbe farsi desiderare, forse, corteggiare, ma non ce la fa ad aspettare, non gli resiste… L’istinto prevale sulla ragione.
Ma questa sua debolezza la rende più forte nei confronti della vita, lei cede davanti a lui ma si sente più sicura nell’affrontare il mondo che la circonda, vedendolo con occhi diversi, guardandolo attraverso i suoi occhi.