L’attesa di Luigi Bonzanini

Ogni mattina mi sveglio e guardo questo cielo ardente e immutabile.
Ce ne stiamo qui, perduti su questa spiaggia remota del tempo, in perenne attesa d’un qualche mutamento che non arriva mai. Gli anni fuggono veloci come sabbia fra le dita , ma la redenzione non viene. Un battito di ciglia fra nascita e morte, e poi il grande nulla ci divora. Nel frattempo, il silenzio ci sfianca.