La resa di Gabriele Palumbo

Mi sento stanco, dentro e fuori, la debolezza mi pervade…le gambe cedono, il fiato è corto, il cuore batte lento e la testa è offuscata da mille dubbi e tristi pensieri…la testa, la mente, credo sia questa l’origine della mia situazione, è tutta una questione psicologica…la mia reale debolezza è solo lì…la mia forza esteriore è solo apparenza, la mia forza interiore è solo un’impressione…ma in realtà non ho neanche più la forza di reggermi in piedi, la forza o la voglia…la voglia di andare avanti, di guardare avanti…sono debole nel mio essere forte, debole nell’aspettarmi dagli altri ciò che io farei per loro, debole nello sperare ancora in qualcosa o in qualcuno…tutto parte dalla testa e da lì si dirige verso il basso passando per ogni parte del mio essere, se si pensa che non valga la pena di fare niente allora anche la persona più forte può cedere con un leggero soffio di vento…e il mio spirito stanco quando scende dal letto la mattina è già privo di energie…non ha più fiducia nel futuro e attende quel soffio di vento…come ogni giorno, sperando che non lo faccia cedere…come ogni giorno…