Cronaca di poveri amanti di Sebastiano Impalà

Vengo a prendere
il tuo cuore,
creatura dai colori
della notte,
dai mille pensieri
che turbinano nel cielo.
Alito di donna
sulle mie spalle asciutte,
brividi di un’estate
silenziosa e mite…
al mattino ti ritrovo accanto a me.
Assente,
nei tuoi capelli sciolti
ritrovo il corso della storia,
la vita che pulsa nello stomaco,
il vorace sentimento
che divora
l’umile diaframma del soffrire.
E mi ritrovo errante
come un turista spento
al tuo abbandono
quando i confini
del tuo mondo
non toccano più i miei.
Solo una foto
in bianco e nero,
cornice impolverata sul comò
unico ricordo
di una storia vissuta e mai scordata
da due poveri amanti
come noi.

Una risposta a “Cronaca di poveri amanti di Sebastiano Impalà”

  1. è sempre bello leggere e rileggere le tue poesie,sono come musica che vorrei non finisse mai,come l’amore che dura eterno ,perchè antico e sempre nuovo,sempre uguale e sempre diverso

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