Come vorrei essere di Nadia Milone

Fin da bambina, non mi sono mai piaciuta. Guardavo le altre bambine, le mie compagne di classe e le paragonavo a me, sempre. E loro erano regolarmente più belle, più magre, più intelligenti, più… più tutto, ecco! Queste idee mi hanno perseguitata nel corso della mia infanzia prima e della mia adolescenza, poi. Fondamentalmente, credo di aver sempre avuto una forma di insicurezza piuttosto accentuata, che mi ha portata a cercare di isolarmi dagli altri, a star sola. Io credo che, in realtà, mi vergognassi a rapportarmi con gli altri perché mi vergognavo di me stessa. Non sono mai stata una di quelle persone che si butta nella mischia, anzi, piuttosto direi una di quelle che si sotterrerebbe pur di non essere notata. Non ho mai pensato di poter ottenere dalla vita ciò che sognavo, anzi, ho sempre creduto che per essere felice mi sarebbe bastato accontentarmi di ciò che avevo. Purtroppo, con il tempo, ho capito che non era così, ma ormai è troppo tardi per cambiare la mia vita. Però ogni tanto mi fermo a pensare come sarebbe stata diversa la mia vita se io avessi provato anche soltanto una volta a credere in me stessa, se avessi preteso per me ciò che volevo e non mi fossi accontentata.
Io vorrei aver avuto più rispetto per me stessa, per il mio corpo e per la mia anima. Avrei voluto essere una di quelle persone che si cura, che si pettina e che si trucca. Una di quelle donne che non esce mai con un capello fuori posto e che si guarda allo specchio e sorride, ma soprattutto, avrei tanto voluto essere una donna diversa interiormente. Avrei voluto innamorarmi di qualcuno, fare pazzie per amore, ridere e piangere ma, soprattutto, essere in grado di donare tutta me stessa ad un uomo prima di decidere di passarci insieme tutto il resto della mia vita. Invece, nemmeno questo sono riuscita a fare. Credo di essermi sposata per paura di rimanere sola, oltre al fatto di voler venir via da una casa in cui mi mancava l’aria. Non lo so, forse io non sono capace di amare e non merito di essere amata.
Un anno fa ho creduto di essermi innamorata, nonostante mille difficoltà, ma è finita male. D’altronde, essendo io sposata non avrebbe potuto andare diversamente e la colpa non è nemmeno tutta sua. No, è mia, perché volevo e continuo a volere l’impossibile, l’irrealizzabile…
Se potessi esprimere un desiderio, se stanotte vedessi cadere una stella, io chiederei di poter tornare indietro nel tempo, chiederei di incontrare un uomo del quale possa riuscire ad innamorarmi, forse eviterei di sposarmi… non lo so, forse chiederei di essere una persona completamente diversa, esteticamente e moralmente. In altre parole, se io dovessi riassumere ciò che ho scritto finora, vorrei avere la possibilità di essere felice.