Senza via d’uscita di Ronni Corbari

Da settimane era ridotto così.
I posa ceneri sparsi per casa stracolmi di mozziconi
puzza di sudore e sporcizia.
Lei non era più sua
lui invece sì.
Lo aveva cambiato, migliorato, forse
e abbandonato, poi.
Lei non era più sua.
Vino scadente, acido come il suo alito
aspro come il suo sangue.
La morte doveva essere migliore.
Lui era ancora suo.
Da settimane non mangiava
non si lavava
beveva e basta senza riuscire a ubriacarsi.
La condanna delle condanne!
Lei non era più sua,
lui invece sì.