Legame di Regina Re

“…e proprio non mi riesce di essere seria, neanche quando lo sono
e quanto più sono vera, tanto meno ce l’ho scritto sul mio volto
contraddizioni di fondo travestite da perfetta coerenza
ed ogni gabbia dipingo di rosa in fondo alla mia testa
e non sento leggi e non ho padri né padroni
ma se mi guardi schiava sono dei tuoi occhi
un tempo veneravo tutto ciò che c’era di più grande
ed ora ogni cosa così piccola al tuo cospetto appare
un punto senza forma che fluttua in un buco nero
un punto bianco che solo risplende nel mio cielo
plasmato nella forma pian piano hai preso vita
e subito con uno sguardo ti sei preso quella mia
un’anima dentro un’altra non è mai stretta
se tra le due alleggia una sintonia perfetta
non penso sia possibile pensare senza pensarti
che l’unica cosa che mi viene è solo di amarti
quello che mancava e ora non manca più
era dentro me e con me c’eri soltanto tu
ti ho detto i nomi delle cose per poterci parlare
ma ora quando mi parli vorrei sentirti strillare
zitto, ascoltami e fai finta di non capirmi
tutto è lecito se dietro me ti incammini
conto i tuoi passi e tu ora il tempo rincorri
dove un tempo vivevano solo i miei mostri
ti ho detto di crescere ma non sembrare grande
il pensiero mi fa sorridere e piangere all’istante
la paura non ti sfiora e ne vado fiera
sei tu l’unica catena che ora mi frena
e non fai mai male, non sei stretta
e in questo vortice mi tieni ferma
l’unica catena che mai vorrei spezzare
che mi lega le mani per lasciarti volare…”

a mio figlio