La nostra follia di Elisabetta Bagli

La mia è una follia nuova. Mai provata in vita mia, ma mi ci sono buttata anima e corpo. Perché l’ho fatto? Perché vivere vuol dire provare e, soprattutto, provare a superare se stessi e i propri limiti. Ho dei limiti. Ma chi di noi non ne ha? I miei sono dei limiti atavici, retaggio di secoli di imposizioni, di catene alla quali sono stata legata fin da prima di nascere. La morale poi, inculcata dal mondo in cui vivo, mi ha fatto camminare nelle incertezze per tutta la mia vita, come se dovessi stare attenta a non calpestare l’oro che gli altri avevano ai loro piedi e io no. Insicura di me sono arrivata fino a dove sono, senza mai vincere.
Adoro Pirandello e le sue Maschere Nude. La maschera è il simbolo di ciò che ognuno di noi indossa in questa vita. Nessuno è mai se stesso fino in fondo. Difficile riuscire a non indossare la maschera per vivere, o meglio per sopravvivere. Ma ora che sono “grande” ho deciso che non voglio più indossarla, ho deciso che per una volta nella mia vita la mia Maschera sarà davvero “nuda”, perché corrisponderà esattamente a ogni centimetro della mia pelle che godrà di sensazioni nuove, diverse, uniche. Supererò i miei limiti, non solo perché voglio farlo, ma perché sento che è giusto salire quei gradini che ho sempre visto da lontano come chimere che non avrei mai potuto raggiungere. Li supererò e non lo farò da sola. Lo farò con te. Tu, il mio meraviglioso uomo che sei entrato nella mia vita come un sole, riscaldando ciò che ormai era diventato freddo e privo di vita. Mi hai insegnato a essere me stessa, mi hai preso per mano e mi hai portato negli angoli perduti della mia esistenza facendomi ritrovare ciò che era così ben nascosto dentro di me che me ne ero quasi dimenticata. Mi hai fatto scoprire che posso salire quei gradini e che posso farlo con te. Generoso, mi hai parlato dritto al cuore, mi hai fatto vedere che esistono diversi modi di dimostrare l’amore anche se noi non potremmo mai chiamarlo così. Inavvertitamente siamo caduti, come angeli caduti e ci siamo sussurrati parole d’amore, anche se sappiamo che non sono per noi. Ma ci sta bene così. Meglio stare vicini che non starci per nulla, meglio “amarsi” così ed essersi incontrati così, fregando la vita, rubandole istanti a morsi, piuttosto che rimanere inermi aspettando il giorno in cui gli occhi si chiuderanno.
E’ folle tutto ciò? E’ una vera e propria follia, una meravigliosa follia che mi tiene in vita colorando la mia esistenza di tutti i colori dell’arcobaleno. So che per te è lo stesso, anche se non me lo dici. Ma la follia la vuoi pure tu. Io lo so.