Espressioni di Follia di Andrea Leonelli

Follia
Patologia o stato naturale?
Temporaneo o definitivo?
Un attimo di follia, in cui tutto si può concepire, liberandosi da preconcetti
E lasciando fluire libero il pensiero
Perché non è forse vero che succeda che si agisce, ingabbiando alcuni desideri?
Magari si vorrebbe fare qualcosa, una certa cosa e non la si fa perché “gli altri” penserebbero che siamo matti?
E ci frustriamo, nei desideri e nelle azioni
Ma dentro le nostre teste?
Quante follie vorremmo fare, quante cose nuove e inconsuete vorremmo sperimentare?
Cose che per la società, per “i normali”, sarebbero criticabili se non direttamente censurabili?
Sapete una cosa? Ho iniziato, in buona misura ma non totalmente, dato che anche io vivo nella società a fregarmene.
Voglio essere “folle” e vivere la mia follia se ciò significa anche, nel contempo, “essere libero”
Voglio sentirmi libero e se proprio devo, morire libero
Pregiudizi e preconcetti li lascio volentieri agli altri, tranne magari alcuni a salvaguardia di me stesso
Voglio vivere “sotto il sole” per quanto mi è possibile e fare le cose che mi fanno stare bene, e molte sono folli, almeno per “i normali”.
Sapete una cosa? Me ne frego, viva la mia follia e che duri un attimo o una vita, chi lo sa
La vivrò giorno per giorno
Se non è follia questa, in un periodo in cui pare bisogna pianificare anche l’andare in bagno…
Pensate anche al tempo e a come lo si percepisce, non il come girano le lancette, ma come non passa nelle attese e come corre, non è forse follia? Il tempo è sempre uguale, ma dentro? Viverlo folli significa anche tollerare lunghe attese comprimendole in pochi attimi e poi esplodere in infiniti bervi istanti che rimangono eterni dentro. E’ o no follia questa del nostro percepire?
Pensate alla follia delle sensazioni. Come si fa a fidarsi sulla base del puro e semplice istinto? Persone mai viste con le quali ti trovi con feeling perfetti e di cui riesci a fidarti “a pelle”, per pura sensazione. Oppure cose che sai che accadranno. È il pensiero, il modo di pensare che ci hanno insegnato che spesso ci ingabbia in vite prefabbricate, con porte e muri che stanno dove la società decide, e le finestre per guardare fuori e sognare sempre più piccoli, pezzi di cielo stellato sempre più ridotti, posti in cui sdraiarsi a sognare sogni sempre ridotti. E pure i sogni si son ridotti.
Ma la follia più bella è l’amore. Quello si che ti fa infrangere gli schemi della normalità. Ti fa sentire libero e soprattutto felice. Ti fa sentire dentro sensazioni intense e spesso ti fa vedere oltre la realtà “pitturata” delle cose. A volte strappi la carta da parati e vedi oltre, vedi dentro ciò che viene solo mostrato. E l’apparenza non conta, ma conta la sostanza. Arrivi nel flusso vitale delle cose e dopo averle avute sott’occhio capisci il loro vero valore. Cose bellissime e perfettamente inutili, che soddisfano solo l’occhio, e peraltro non di tutti. E cose apparentemente senza valore estetico, che si rivelano però indispensabili. C’è molto oltre la superficie, ma bisogna essere un po’ folli per andare a vedere, e bisogna esserlo ancora di più forse per guardare bene nel fondo della propria anima accettandosi per quel che si è e arrivando a confrontarsi ogni giorno con se stessi prima che con gli altri.
La bellezza? Chi stabilisce cosa è bello brutto o meraviglioso se non il gusto solo di chi guarda? Perché altrimenti tante forme d’arte? Ognuna può essere un polo d’attrazione con persone con gli stessi gusti e di repulsione per chi li ha diversi, ma che però potrebbe comunque incontrarsi accanto a punti d’interesse diversi… Quanti generi musicali? Quante forme di pittura e correnti e generi letterari? L’arte è intrisa di follia, ne è spessissimo espressione diretta. Ed è meravigliosa in quanto esposizione dell’anima folle di ognuno.
E capire che nulla accade per caso, ma come in una ragnatela ogni filo che tocchi ne fa muovere altri in reazione, e quei fili di quella enorme ragnatela che ci unisce li tocchiamo tutti creando azioni reazioni, vibrazioni armonie e cataclismi.
Il pezzo appena scritto vi pare slegato?
Pazienza sono folle e volevo scrivere follie. E se in queste follie ci trovate del vero, chissà, magari un seme di follia dentro l’avete anche voi, io vi consiglio di curarlo e farlo germogliare e crescere. Con la consapevolezza che vi potrà aiutare ad andare “oltre”…