L’ascensore di Oliviero Angelo Fuina

L’ alba più claustrofobica di un giorno
A vviene nei pulsanti a imprigionare
S errando inderogabili le porte
C hiudendo l’aria libera all’esterno
E sale o scende in scale senza pioli
N egando le pendenze più gentili
S obbalzi nel raggiungere il traguardo
O ppure nel partire in sofferenza
R itornano ancestrali le paure
E spiando la rinuncia a un po’ di moto.