All’ultimo piano di Denis Cornacchia

Sale instancabile
sulle rocce scoscese
dell’animo affranto,
tra muri sfuggenti
e ruvidi poteri,
quel lavico assaggio
dell’amor violento.
E spire di fuoco
s’allineano inermi
dinanzi l’altare del cuore
di noto scalpore
colorando d’amore… l’amore.
Glissata or dunque
l’audacia del mal sovente,
algida ombra sfumata
nel dì nuovo
di tanta sperata brama.
E sale ancora
radice matura,
salice ornato d’incanto,
la voglia del bacio…
su la vetta,
all’uscita dell’ultimo piano.