Scalo sotterraneo di Denis Cornacchia

Riverberi alieni
di strana struttura
aleggiano sull’orde
di remota presenza.
Onirica sosta
di là
dalla fonte natia,
chimere di viaggi
e fiumi d’odio
nei tunnel dell’oscurità
l’anime astratte
fortifica.
L’astratto fragore
di sibillina ansietà
sfiora il dramma mortale
che di nebbia si nutre…
il miserabile.
Serrate porte
di notturna ragione,
indubbie sentenze
d’incrinata verità
vivono.
Fervide presenze
albergano
nel vuoto domato
e un gelo notturno
irrompe
nel povero cuore bislacco.