Alla fermata di Rosa D’agostino

Stessa linea,
stesso orario.
Una carpetta sotto braccio, una sigaretta in bocca.
Non sentiva il freddo,
il vento sulla faccia,
sapeva che ero li
al riparo nel portone,
aspettavo lo stesso autobus..
la stessa storia di ogni giorno,
un ritardo , il salto di una corsa
e ti sentivo lo sguardo addosso,
cercavo di evitarlo,
leggevo un libro,
cercavo di nascondermi con la sciarpa.
nessuna parola fra noi,poi arrivava il mezzo
pieno fino all’osso
a stento trovavo un appiglio e ad una frenata
per poco..ti cadevo addosso.
Quanti giorni….tutti uguali,
mai nessuna parola, solo sguardi ..
dovevo porre fine a questo silenzio..
io e lui…. sull’autobus numero 5 …
cercavo un appiglio..
lui cercava un appiglio..
una frenata e gli son caduta tra le braccia.
Ho trovato le sue braccia mi ha stretta al cuore
e così abbracciati siamo arrivati all’ultima fermata.
Da allora non ho cercato più un appiglio,
eravamo sempre tutti e due appigliati.