Once upon a time… di Alessandra Elisabeth Gravestone Paoloni

«C’era una volta una fanciulla dagli occhi sognanti attraverso i quali filtrava un mondo non comune, un mondo d’immaginazione e fede. Sognava storie, amori, amicizie eterne.
Un giorno qualcuno le disse “è arrivato il momento, devi crescere”.
La fanciulla si ribellò con tutte le sue forze, pianse, volle rinunciare spesso alla vita ma poi si convinse a fare un tentativo.
S’avventurò così per le strade affollate e tortuose del mondo.
Non fece mai ritorno.
Si perse.
I sogni sbiadirono così come i suoi occhi di fanciulla.
Scoprì che crescere non solo era difficile, ma anche terrificante. Scoprì l’esistenza dei boschi oscuri, dei lupi famelici travestiti da uomini e donne fertili d’invidia e cattiveria. Scoprì che il bene non si attende ma si cerca, dentro l’anima.

Scoprì che crescere vuol dire avvicinarsi alla fine dei sogni e dei giorni. Lo imparò nei boschi selvaggi e nelle radure di desolazione e solitudine attraverso le quali gli uomini si incontrano spesso, senza mai incrociare lo sguardo.»