Tutti i colori delle emozioni

Carissimi Portatori di Penna, i 7 giorni di follia dedicati all’OSSESSIONE sono terminati, portando sulle pagine di questo blog delle vere perle derivanti dalla vostra fantasia e dalle vostre penne. Pezzi di Andrea Leonelli, Rossana Roxie Lozzio, Maurizio Antinori, Angelo Francesco Anfuso, Alessia Cutrufo, Luigi Bonzanini, Anna Cibotti, Massimiliano Cara, Nadia Milone, Viky Hachiko Lancione, Elisabetta Bagli e Adriana P, sono pronti per allietare le vostre ore con letture alternative, dandovi modo di conoscere i nostri autori e comprenderne la bravura. Nel frattempo è iniziata la settimana dedicata ai colori delle emozioni. Voglio subito precisare che lo schema, sottoposto di seguito, serve solo a titolo indicativo, giusto per darvi qualche idea e per aiutare chi di voi si trova a corto di ispirazione. Tuttavia non vi ancorate allo schema stesso, NON è VINCOLANTE in nessun modo. Ognuno deve potersi sentire libero di esprimere a modo proprio il significato di un colore abbinato a un’emozione, anche se dovesse essere l’unica voce fuori dal coro.

Anche questa settimana vi propongo un’opera visiva legata all’articolo, tratta dall’album di opere del pittore ALBINO PITTI

GRIGIO

Il grigio non è né chiaro né scuro. E completamente privo di ogni stimolo e di ogni tendenza psicologica. É neutro. Né soggetto, né oggetto. Né introversione né estroversione. Né tensione, né rilassamento. Il grigio non é un territorio occupato, ma una frontiera. Una terra di nessuno, una zona smilitarizzata, un muro dì Berlino. Un confine tra zone diverse, l’approccio al quale differisce a seconda della direzione da cui si proviene. Chi sceglie il grigio in prima posizione vuole separare tutto con un muro, rifiuta di impegnarsi per proteggersi da ogni stimolo e da qualsiasi influenza esterna, Non desidera lasciarsi coinvolgere, e rinuncia a qualsiasi partecipazione spontanea, facendo ciò che deve in modo meccanico ed artificiale. Anche quando dà l’impressione di partecipare pienamente, in effetti partecipa solo da lontano: si mette da un lato e si osserva senza lasciarsi coinvolgere da scelte o rifiuti drastici. Il grigio svolge dunque un ruolo giustificativo per il soggetto.

BLU

Il blu scuro rappresenta la calma totale semplice fatto di guardare questo colore produce un effetto pacifico sul sistema nervoso. La tensione diminuisce, il polso e la respirazione si regolarizzano mentre i meccanismi di difesa lavorano per ricaricare l’organismo. Il corpo si rilassa, recupera. Sul piano psicologico, il blu scuro sviluppa ulteriormente la sensibilità. Esso è la rappresentazione cromatica di un bisogno biologico fondamentale: sul piano psicologico, pace e soddisfazione, su quello fisiologico, tranquillità. Il blu rappresenta i legami di cui ci si circonda, per sentirci stabili, sicuri, liberi da ogni tensione, in una situazione equilibrata ed armoniosa. Rappresenta l’unione, un sentimento di appartenenza e perciò la fedeltà: ma poiché si tratta di chi ci è caro, e siamo in questo particolarmente vulnerabili, rappresenta anche la sensibilità, la profondità del sentimento. In quanto sensibilità ed appartenenza, rappresenta infine una condizione che favorisce l’energia, l’esperienza del bello, la meditazione. Schefling utilizza il simbolismo del blu nella sua Filosofia dell’Arte. «il silenzio è la condizione propria della bellezza, come la calma di un mare tranquillo». Il blu corrisponde in modo simbolico alle acque calme e ad un temperamento quieto, alla femminilità. la sua percezione sensoriale è la dolcezza, il suo contenuto affettivo la tenerezza.

VERDE

Sul piano fisiologico il verde rappresenta la “tensione elastica”. Sul piano psicologico, la volontà nell’azione, la perseveranza, la tenacità. Il verde esprime dunque la fermezza, la resistenza ai cambiamenti, la costanza nei punti di vista, ed attribuisce un grande valore all’ Io in tutte le forme di possesso e di autoaffermazione; il possesso accresce la stima e la sicurezza di sé. Il verde corrisponde simbolicamente alle sequoie maestose, quindi ad un temperamento austero ed autoritario, alla corda tesa dell’arco. La sua percezione sensoriale è l’amarezza, il suo contenuto affettivo la fierezza. Il verde in quanto tensione” agisce come una barriera dietro la quale l’eccitazione creata da stimoli esterni si accumula senza venire liberata aumentando il sentimento di fierezza, di superiorità cosciente, di potenza, di dominazione sugli avvenimenti, o perlomeno di sentirsi in grado di condurli e dirigerli. Questo accumulo di stimoli esterni conduce a differenti gradi di padronanza intesa non soltanto come slancio che si giunge a padroneggiare ma anche coste chiarezza interiore, disponibilità all’autocritica e consequenzialità logica: tutto ciò porta all’astrazione dal formalismo. Questo comportamento può spingere il soggetto a cercare condizioni di vita migliori migliore deve essere la salute, propria e degli altri, la vita deve prolungarsì, ed essere più utile. Il soggetto che sceglie il verde desidera. veder dominare le proprie opinioni, avere una giustificazione della sua persona come rappresentativa di principi fondamentali e immutabili. Si mette su un piedistallo ed ha la tendenza a far la morale agli altri. Vuole impressionare, ha bisogno di essere considerato, di fare a modo suo malgrado l’opposizione o la resistenza generali.

ROSSO

il rosso rappresenta uno stato fisiologico che provoca energia. Accelera il polso e la respirazione, aumenta la tensione. Il rosso esprime la forza vitale e l’attività nervosa, sottolinea il desiderio in tutte le sue forme: il bisogno di arrivare a dei risultati, al successo. Il soggetto desidera con avidità tutto quello che gli permette dì vivere pienamente ed intensamente. Il rosso sottolinea perciò lo slancio spontaneo, la “forza di volontà” e tutte le forme di vitalità e di forza, dalla capacità sessuale al desiderio di cambiamenti rivoluzionari E uno slancio verso l’azione, lo sport, la lotta, la competizione, l’eroismo e la produttività. Il rosso è simbolo del sangue, della conquista, della fiamma che illumina lo spirito umano, un temperamento sanguigno. la sua percezione sensoriale è l’appetito, il suo contenuto affettivo il desiderio. Una fatica fisica e nervosa dei problemi di cuore, l’impotenza e la perdita del desiderio sessuale accompagnano spesso il rifiuto del rosso. In termini temporali, il rosso è il presente…

GIALLO

Il giallo è il colore più luminoso del test, dà un’impressione di leggerezza e di gaiezza. Il rosso denso e cupo è un colore stimolante; il giallo, meno denso e più leggero, è evocatore. Come il rosso, il giallo aumenta la tensione, aumenta i batti del polso e la respirazione, ma lo fa in modo meno regolare. Il giallo si riflette, irradia, la sua è una gaiezza impalpabile. Il giallo manifesta una personalità aperta e indica rilassamento o potere. Dal punto di vista psicologico, il rilassamento è una liberazione da tutti i problemi, da tutte le contrarietà. il giallo è il simbolo del calore del sole, della gaiezza, della gioia. la sua percezione sensoriale è il piccante, il suo contenuto affettivo una volatilità piena di speranza. A differenza di quella del rosso, l’attività del giallo è più incerta, e tende a mancare di coerenza. Il soggetto che sceglie il giallo può essere un turbine di attività, ma non lo sarà mai in modo continuativo. La scelta di questo colore indica un bisogno di possesso e di speranza o l’attesa di una felicità più grande. Indica anche la presenza di un conflitto nel quale il potere è sentito come necessario. Questo desiderio di felicità si manifesta in tutte le sue forme, dall’avventura sessuale alle filosofie illuminatrici ed è sempre indirizzato verso il futuro. Il giallo spinge in avanti, verso quel che non è ancora definito. Il soggetto prova il desiderio dì trovare una via d’uscita che gli consenta di rilassarsi, e rivela anche un suo certo lato superficiale, il gusto del cambiamento per il cambiamento, il desiderio di vivere altre esperienze. Come il verde, il giallo cerca l’importanza e la considerazione altrui, ma a differenza del verde, che è fiero ed indipendente, il giallo non è mai in riposo, ed è costantemente impegnato a perseguire le proprie ambizioni.

VIOLETTO

Il violetto è un insieme di rosso e di blu, e benché sia un colore a sé stante, mantiene alcune proprietà degli altri due, in quanto composto da essi, anche se ne perde la nettezza di significato. Il violetto tenta di unificare la conquista impulsiva del rosso e la dolce sottomissione del blu, e rappresenta dunque l’identificazione. Questa identificazione è una sorta di unione mistica, una profonda intimità di sentimenti che punta ad una fusione totale tra il soggetto e l’oggetto, che fa sì che tutto quel che il soggetto pensa e desidera possa divenire una realtà. In un certo senso è l’incantesimo, il sogno realizzato, uno stato magico nel quale i desideri sono soddisfatti. La persona che preferisce il violetto vuole avere dei rapporti magici. Vuole affascinare se stessa e gli altri in quanto, benché l’identificazione sia magica, la distinzione tra soggetto ed oggetto esiste ancora. Il violetto può essere l’identificazione in quanto fusione intima, erotica o può condurre ad una comprensione intuitiva e sensibile. Ma il suo carattere irreale e fantasioso può anche portare all’incapacità di distinguere, e di qui all’esitazione, all’incertezza, fino all’irresponsabilità. Un adulto preferisce normalmente uno dei quattro colori primari (rosso, verde, blu, giallo) al violetto. La scelta di questo colore da parte dei giovanissimi dimostra che per loro il mondo è ancora un luogo magico, in cui possono ottenere tutto ciò che desiderano: stato d’animo che ha certo un suo fascino, ma che non è bene si prolunghi nell’età adulta. la scelta del violetto in quest’ultimo caso indica invece una tensione prolungata, le conseguenze di uno choc, o di situazioni difficili vissute in tutta la prima infanzia. Si tratta di soggetti che necessitano di una comprensione particolare, di un trattamento pieno di riguardo e di molto affetto. E che hanno l’esigenza di un partner nel quale identificarsi. Ma può anche trattarsi di i soggetti che vogliono essere stimati per il proprio fascino, per le proprie maniere, che vogliono farsi notare. Sensibili e con buon gusto, non vogliono che le proprie relazioni li trascinino in responsabilità troppo grandi da affrontare.

MARRONE

Il marrone è un insieme di rosso e di giallo un po’ carico. L’impulsività del rosso è diminuita da questa fusione, come anche lo slancio creativo, la forza vitale e la dinamicità. la vitalità non è più efficace, è passivamente ricevuta e sensoriale. Il marrone rappresenta dunque le sensazioni di benessere fisico e di soddisfazione sessuale, la necessità dì essere liberati da situazioni che creino sensi di sconforto, stati d’insicurezza, malattie fisiche reali, e ancora da conflitti o problemi che il soggetto non si sentirebbe in condizione di risolvere. Quale che sia la causa, lo stato sensoriale del corpo è precario, e si sente la necessità di circondarlo di maggiori elementi di sicurezza.

NERO e BIANCO

Il nero è la negazione del colore. Rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c’è più nulla. E il “no”, in opposizione al “sì” del bianco. Il bianco è la pagina vergine sulla quale si può ancora scrivere la storia, il nero è la conclusione definitiva. Il nero ed il bianco sono i due estremi, l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine. Nel Test dei Colori, quello che si avvicina più al bianco è il giallo vivo: la scelta del nero e del giallo indica perciò un atteggiamento estremista. Il nero, la negazione, rappresenta la rinuncia, la capitolazione completa o l’abbandono, ed influenza fortemente la scelta degli altri colori, rifondandone il carattere. Chi sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta energicamente contro una situazione che non è come egli vorrebbe che fosse. Si ribella alla sorte, rischiando di agire in un modo precipitoso ed irrazionale.

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