Stregata dalla Luna di Antonella Mattei

Stregata dalla Luna

Non mi è mai piaciuto confondermi con la massa: se vedo un gregge, io divento il lupo che osserva il branco celato dietro un intricato cespuglio.
Se qualcuno decide che sono “IN” i capelli lunghi, io me li taglio corti e se dice pure che sono fashion neri, io li tingo di biondo platino.
E’ così. Non ci posso far niente. Anche da piccola. Le mie amichette cullavano le bambole mentre io sperimentavo trapianti di teste e arti di plastica e mentre tutti i miei coetanei facevano vincere i soldatini, i miei Sioux ottenevano sempre la vittoria brandendo i tomahawk gocciolanti di brandelli di scalpi sanguinolenti. Quando andavamo alle gite al giardino zoologico le mie compagne s’intenerivano per i piccoli bambi e i cuccioli di ogni specie, io m’incantavo di fronte al recinto delle tigri che si beavano in una radura ombrosa sonnecchiando o ruggendo se le fissavo troppo a lungo. Adesso, in questa epoca di persone tutte uguali e omologate, m’imbatto continuamente nei seguaci del dio sole, o il suo vice: il lettino abbronzante. Gente perennemente abbronzata, color mocassino anche a Gennaio, alla ricerca spasmodica di un raggio che le illumini ( e non d’immenso). Ed è allora che io sono pronta, all’imbrunire a sdraiarmi sulla mia poltrona preferita e rimirare la Luna e la sua luce ammaliante.
La Luna, già nominarla mi riempie la bocca: Luuu, sbalordimento, incanto, Naaa, beatitudine, estasi. Ne sono stregata, ammaliata, totalmente schiava. Si leva rapida e splendente e subito il paesaggio assume una dimensione diversa, sovrannaturale: le ombre si accorciano, i colori diventano indefiniti, gli alberi intorno assumono sembianze misteriose. L’ho vista in tutti i modi: calante, crescente, a barchetta, luna gigante, rossa, luna piena o velata da nubi invidiose. Penso spesso: se è in grado di smuovere le maree degli oceani , cosa può fare al nostro piccolo cervello racchiuso in un po’ di liquido? Sveglierà il Licantropo che è in ognuno di noi? Ecco, si sta levando, la sua luce siderale ne offusca qualsiasi altra: immersa dentro questo chiaro di Luna mi sento totalmente posseduta da una forza misteriosa. Potrei trasformarmi in lupo mannaro e inseguire silente il vicino odioso e sbranarlo in un attimo, potrei diventare languida e sensuale e amare fino a quando lei tramonterà in silenzio; invece sistemo il telescopio che ho in terrazza ed in pochi secondi mi ritrovo a passeggiare sulla sua superficie: irregolare, piena di crateri e dune, un’aurea misteriosa l’avvolge e la ricopre. Non si può spiegare, è fascinazione allo stato puro.
No. Non avrei voluto essere Armstrong che ne ha violato il suolo incontaminato da mani umane. Io vorrei essere Lei. Illuminare la notte, smuovere le maree, guidare l’istinto degli animali solo con la mia silenziosa presenza e poi allontanarmi lentamente, infastidita dal Sole prepotente ma pronta a tornare notte dopo notte a farmi adorare dai pazzi come me.

Brano autobiografico tratto dal mio blog personale.

9 Risposte a “Stregata dalla Luna di Antonella Mattei”

  1. Brava, Antonella! Hai saputo descrivere benissimo il fascino magico e misterioso che fa della luna qualcosa di unico! Voto questo testo!

  2. Anch’io non amo molto l’omologazione. Brava!
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