Alex di Allie Walker

Alex

Alex, a testa alta, guardava fuori dalla finestra aperta. L’aria fresca della notte si muoveva con dolce lentezza attorno a lei. La città era ancora sveglia. Sirene e grida di alcuni ragazzi per strada erano la sinfonia di quella lunga notte.
Spinse le grandi ante della portafinestra che dava sul balcone e uscì. Nonostante le luci del mondo le sembrassero più luminose del solito, poté vedere un cielo pieno di stelle. Si soffermò a guardare alcune costellazioni, alzò un braccio e con un dito tracciò le linee.
Poi il lento sciabordio del mare sugli scogli fu un richiamo. Pochi passi sul balcone, uno scalino e affondò i piedi nudi sulla sabbia. Incrociò alcuni avventori notturni, qualche ubriaco, giovani ragazzi che cercavano un riparo per farsi uno spinello lontano dal popolo notturno.
Di fronte a lei il mare e alle spalle una città che sembrava pronta a tutto. Fortunatamente nessuno prestava attenzione a quello che stava facendo. In casa dormivano tutti. Si sentì sola, ma meglio sola che dover mascherare il peso che si portava nell’animo.
Si sedette sulla battigia, lasciò che l’acqua le lambisse i piedi e tornò a riflettere, ma era una cattiva idea. Era disorientata, ma conosceva esattamente cosa stava per accadere, sapeva di aver ceduto al Dio denaro. Il nuovo lavoro l’avrebbe portata via da quel luogo dove era nata e cresciuta, chissà per quanto tempo.
Aveva cercato di convincere se stessa che in realtà era pronta, si era data della stupida centinaia di volte, ma in quel momento voleva godersi gli ultimi istanti con il profumo del mare e tenere lontana la realtà dell’indomani.
Lasciare tutti gli affetti e la sua amata città la rendeva triste.
Piegò le ginocchia su se stessa e si massaggiò le tempie per qualche minuto, poi si distese sulla battigia a guardare la luna, le mani a scavare nella sabbia e l’acqua che dolcemente le lambiva i piedi.
“Sei pronta? Come stai?” le chiese suo fratello il mattino dopo.
“Sto bene, grazie.”
Era molto meglio sorridere che spiegare il senso di una lacrima.

12 Risposte a “Alex di Allie Walker”

  1. Posso votarmi da sola? Visto che non lo fa nessuno… ah ah ah

  2. Semplicemente “vera”. Una triste favola di oggigiorno. Scritta maestralmente. Grazie!!

  3. Hmmm… interessante, ma secondo me lasci troppe cose in sospeso. Non si capisce bene quale sia l’oggetto del contendere. E “il senso di una lacrima” è frase che ho già letto troppe, troppissime volte; quasi come i “graffi sull’anima”.

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