Liscio o ruvido, di che colore è? di Mara Cristina Dall’Asén

Liscio o ruvido, di che colore è? di Mara Cristina Dall’Asén

Fuori concorso

“Avete mai provato a sentire i colori? A toccarli?”
“Che discorsi… non si possono sentire i colori! I colori non danno sensazioni tattili!”
“Forse è vero… per voi, ma non per me. Io da sempre li sento, visto che non li vedo. Sono cieca, cieca dalla nascita e le mie mani sono i miei occhi, il tatto mi guida nella mia scelta e insieme al tatto il suono dei colori. Chi si fermerebbe a toccare una ciliegia, ad accarezzarla, sentirla liscia e soda. E poi pensare che il rosso non può essere il suo colore, rosso, rotola sulla lingua: è vigoroso. Invece il giallo è avvolgente come il succo che si sprigiona mentre la mordi. Ecco per me le ciliegie sono gialle, ma voi avete già mangiato la ciliegia e non vi siete posti nessuna domanda.
Lo so, i miei colori sono tutti sballati, i limoni sono rossi, le ciliegie gialle, le noci di cocco blu e le pesche verdi. Per non parlare del sole bianco, il prato azzurro e il cielo lilla.
Può sembrare un gioco crudele dettato dalla mia condizione, ma questa è solo la mia crudeltà; chissà quante altre ce ne sono nelle vite delle persone, magari più nascoste e meno evidenti ma egualmente malvage. Io sono felice nonostante la mia cecità, il mio tatto mi fa sentire viva, mentre tante persone che possono vedere sono cieche nel cuore, nello spirito. A ognuno manca qualcosa, nessuno è perfetto, e quello che manca da più valore a ciò che abbiamo, perciò apriamo il cuore e la mente, dobbiamo essere puri e curiosi come bimbi appena nati. Lasciamo sgorgare le sensazioni, lasciamo scorrere il fiume che abbiamo dentro. Dobbiamo sdraiarci e prendere in mano la terra, toccare i fili d’erba lisci e poi alzarci per abbracciare la ruvida corteccia degli alberi, lasciarci accarezzare dall’acqua, da tutto ciò che la natura ci offre ogni giorno. Da lì arriviamo e lì ritorneremo, ma nel tempo che percorriamo in questo mondo dobbiamo sporcarci le mani, toccando, sentendo la ruvidità di ogni dolore, di ogni sconfitta. Godendo del levigato e liscio sapore di tutte le gioie e di tutte le vittorie.

3 Risposte a “Liscio o ruvido, di che colore è? di Mara Cristina Dall’Asén”

  1. non avevo mai considerato la questione dei colori, da un punto di vista solido… pensandoci, in effetti, sarebbe un nuovo modo di percepire l’ambiente. Interessante

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